COMUNICATO STAMPA – Capitano Ultimo ha incontrato i giovani studenti dell’IC R. Giovagnoli di Monterotondo per parlare di legalità e cittadinanza attiva. Questa mattina si è tenuto nei locali della scuola di via Ticino l’evento dal titolo “Lottare è sognare”, organizzato nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione dell’HUB Attivamente del progetto “L’Atelier Koinè” – selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo a contrasto della povertà educativa minorile – che ha come ente capofila “La Lanterna di Diogene” Cooperativa Onlus di Mentana.
Il Colonnello, Sergio De Caprio – noto per aver arrestato il boss della mafia Totò Riina mentre era al comando dell’unità combattente CRIMOR del R.O.S.- ha conquistato tutti i giovani e gli insegnanti presenti. La mattinata si è aperta con i saluti della dirigente scolastica, la professoressa Teresa Barletta e di Caterina Simei, presidente de “La lanterna di Diogene” ( ente capofila del progetto “L’Atelier Koinè”), mentre è stato Fabrizio Ragonetti,coordinatore dell’HUB ATTIVAMENTE, ad introdurre i vari momenti di “Lottare è sognare”.
Ospiti della mattinata anche il commissario della Polizia locale di Monterotondo, Carlo Spuntarelli e l’appuntato scelto della sezione Radiomobile dei carabinieri di Monterotondo, William D’Alesio.
“Quando mi capita di invitare ospiti adulti in questa scuola – ha spiegato la dirigente Barletta – chiedo sempre loro di guardare negli occhi i ragazzi. Una cosa che sembra banale ma divenuta, oggi, davvero difficile visto che, spesso, non guardiamo negli occhi nemmeno i nostri figli. Io mi reputo da sempre a servizio dei ragazzi ed è per questo che avere Capitano Ultimo qui questa mattina mi emoziona e mi rende felice per quello che potrà trasmettere loro. Le parole del Colonnello De Caprio che mettono in evidenza il concetto di “sognare” ci ricordano che la scuola ha l’obbligo di occuparsi anche dei sogni di questi ragazzi, di tutelarli e valorizzarli sempre”.
Perfettamente d’accordo con la dirigente scolastica Capitano Ultimo che, proprio di sogni e di lotta, ha parlato ai presenti. “Sin dall’inizio del mio percorso da carabiniere i vostri occhi erano nella mia mente – ha detto il Colonnello, Sergio De Caprio all’IC Giovagnoli – Nel mio lavoro sono sempre stato spinto dalla voglia di regalarvi un mondo migliore, di contrastare violenza e criminalità. Eppure noi adulti, in questo, abbiamo fallito. Vi chiedo scusa ma posso garantirvi che di sognare e di lottare non smetterò mai”.
I ragazzi hanno chiesto a Capitano Ultimo della sua storia, di quel percorso che lo ha portato all’arresto di Totò Riina: “Non mi piace parlare di me – ha risposto Capitano Ultimo – ho sempre combattuto in disparte, rimanendo ai margini. Sono stato come la cornice che ha il dovere di proteggere un quadro prezioso. E quel quadro siete voi, le vostre famiglie, la scuola, le parrocchie, la comunità tutta. Ho avuto la fortuna di poter fare battaglie grandi in un momento in cui in Italia regnava la disperazione. Alcuni li abbiamo persi in questa battaglia ma li portiamo sempre nel cuore. Abbiamo visto da vicino la violenza e lo sfruttamento e a questo abbiamo contrapposto una delle tecniche che ci ha insegnato il Generale Dalla Chiesa: registrare, filmar, imparare a conoscere il fenomeno per poterlo arginare”.
Ed è sulla “risorsa giovani” che ha poi spostato l’accento: “Quello che conta oggi – ha proseguito il Colonello De Caprio – è il vostro modo di essere uomini e donne. Quello che siete a scuola, a casa e tra di voi conta più del resto. Avete un ruolo importantissimo, più del nostro. Coltivate l’amicizia, fate gruppo tra di voi, non lasciate nessuno indietro. Unitevi contro i violenti ed i prepotenti, dite no a certi atteggiamenti sbagliati. Siete voi le risorse che possono spazzare via i criminali, se rimarrete uniti non ci sarà spazio per loro. Usate il vostro talento e le vostre capacità per fare la differenza. Questa è l’unica rivoluzione possibile”.
L’evento “Lottare è sognare” è stato animato anche dalle esibizioni dei ragazzi dell’IC Giovagnoli – guidati dalla professoressa Fiorella Santacaterina e da Andrea Di Pierro, operatore dell’ HUB Folk ‘n Funk – molto apprezzate da Capitano Ultimo perché ispirate al tema legalità nel periodo delle stragi di mafia.
E’ stato infine lo storyteller Simone Saccucci a riprodurre con teatralità e maestria il racconto della Strage di Capaci che ha emozionato e coinvolto tutti i presenti.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016, è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD www.conibambini.org