Si è svolta ieri la presentazione dell’anno educativo 2018-2019 presso l’auditorium “Assuntina Cenci” della scuola dell’infanzia comunale Renato Borelli.
“E’ stato un bel momento, per noi dell’Amministrazione comunale, per la cooperativa che da quest’anno gestisce la scuola, per i genitori dei piccoli studenti che nei prossimi giorni arriveranno o torneranno a riempire di sorrisi e grida e fantasie le aule della scuola.
E pensare che, appena qualche mese fa, durante la seconda parte dello scorso anno scolastico, il futuro della “Renato Borelli”, scuola storica, fiore all’occhiello dell’offerta formativa della nostra città, sembrava davvero incerto. Sapevamo che sarebbe stato impossibile continuare a gestirla direttamente a causa di gravose problematiche e dei vincoli sulle assunzioni, quelle che impediscono di rimpiazzare adeguatamente il personale fisiologicamente avviato alla pensione. Per questo ci siamo mossi con tempestività, iniziando un confronto serio e approfondito con i genitori dei piccoli alunni, con gli insegnanti, col personale non docente, con i sindacati, con la stazione appaltante, lavorando quindi ad una ipotesi gestionale che, pur mantenendosi pubblica, fosse in grado di rispondere alle criticità che avevamo riscontrato, presentando infine le risultanze del nostro lavoro al Consiglio comunale.
Appena due mesi e mezzo dopo, abbiamo presentato il frutto del lavoro. La cooperativa La Lanterna Di Diogene che si è aggiudicata la gara pubblica per la gestione della scuola, in sinergia con il Comune ha riqualificato interamente i locali, preparandosi ad offrire un servizio pedagogico-formativo in linea con le legittime aspettative delle famiglie. Credo che il loro lavoro sia stato apprezzato. Sopratutto sono convinto che sia stato onorato e salvaguardato il diritto dei bambini a vivere una scuola accogliente, serena e sicura, dove muovere i primi passi da cittadini di questa città.
Sono altresì convinto che amministrare bene, osservando scrupolosamente le proprie competenze, lavorando ogni giorno con serietà e abnegazione sia non solo possibile ma doveroso. Non sempre accade e la sconcertante vicenda del Liceo Catullo, che sta affliggendo noi come Amministrazione comunale e soprattutto i docenti, i ragazzi e le loro famiglie lo dimostra ampiamente. Esistono le competenze istituzionali, le quali comportano precisi doveri da onorare con precisione, tempestività, abnegazione. Come facciamo al Comune di Monterotondo. E come non ha fin qui fatto, la Città Metropolitana di Roma Capitale.”